Estetica del Sorriso

Con un bel sorriso si può conquistare il mondo.

Estetica del Sorriso

Non lasciare che una dentatura in disordine condizioni addirittura il tuo carattere. Migliorare la propria estetica, quando se ne avverte il bisogno, è un dovere che ognuno ha verso se stesso.

La bocca, i denti, la gengiva ed i tessuti periorali non solo partecipano alla funzione masticatoria, respiratoria e fonatoria, ma sono anche i principali responsabili della funzione comunicativa.

Una persona vitale, serena, in salute, trasmette intorno a sé, tramite il proprio sorriso, sensazioni positive convincenti e rassicuranti, acquisendo fascino nei confronti di chi la osserva.

Chi possiede una dentatura in ordine è portato a sorridere spesso, a trascorrere quindi una vita più felice di chi invece ha denti sgradevoli allo sguardo, che addirittura tende a nascondere.

Oggi chi si rivolge all’Odontoiatra non deve più accontentarsi del solo risultato funzionale masticatorio.

La riabilitazione, sia di modesta sia di grande entità, non può prescindere dal conseguimento di un miglioramento estetico.

La moderna ondontoiatria estetica praticata nello studio, intervenendo sulla forma, il colore, la posizione dei denti ed il grado di salute delle gengive, vuole soddisfare il desiderio di miglioramento estetico che ognuno di noi coltiva dentro di sé.

Igiene Orale

Le normali tecniche di pulizia dentale domiciliare spesso non sono sufficienti per effettuare un'adeguata igiene orale.

Per questo motivo è necessario eseguirla in maniera professionale in studio tramite l’utilizzazione di strumenti meccanici o manuali per la rimozione di tartaro sopra e sotto gengivale.

Le normali tecniche di pulizia dentale domiciliare spesso non sono sufficienti per effettuare un'adeguata igiene orale.

Per questo motivo è necessario eseguirla in maniera professionale in studio tramite l’utilizzazione di strumenti meccanici o manuali per la rimozione di tartaro sopra e sotto gengivale.

Le sedute di igiene orale professionale comprendono un programma di trattamento personalizzato ed icludono un’adeguata motivazione ed istruzione all’igiene orale domiciliare.

Gli strumenti ad ultrasuoni si utilizzano per rimuovere grossi depositi di tartaro sopra e sottogengivale, sono composti da un generatore elettrico, un manipolo, una serie di inserti (punte) e da un controllo a pedale. Il generatore converte l’energia elettrica in meccanica, producendo delle onde sonore ad alta frequenza che sono poi trasmesse alla punta dell’inserto, causando delle vibrazioni molto rapide della punta che facilita la frantumazione dei depositi presenti sulla superficie del dente.

Gli strumenti manuali sono usati sia per la detartrasi sopra e sottogengivale che per la levigatura delle radici.

Gli strumenti più utilizzati a tale scopo sono le curette Gracey, le curette universali, il falcetto, e altre curette quali la Syntette.

Tali strumenti devono essere sempre ben affilati.

Affilare adeguatamente uno strumento significa ripristinare i bordi taglienti, conservare la forma originale e prolungare la durata nel tempo.

Utilizzare strumenti ben affilati riduce il rischio di brunire il tartaro senza rimuoverlo e di esercitare una forza eccessiva sulla superficie radicolare, aumentando lo sforzo fisico ed i tempi di lavoro.

Nella seduta di igiene orale professionale sarà inoltre importante effettuare un accurato polishing dentale per la rimozione delle macchie estrinseche e per avere una superficie del dente completamente liscia a fine trattamento.

Prevenzione

L’igienista dentale riveste un ruolo fondamentale nel motivare e nell’istruire i pazienti ad un corretto comportamento nei riguardi sia della prevenzione della malattia parodontale che nel mantenimento della salute orale dopo terapia eziologica.

Ha inoltre il compito di mantenere nel tempo attraverso la terapia parodontale di supporto i risultati raggiunti, adottando le strategie ottimali in base al grado di motivazione e alle capacità di ogni singolo paziente.

Per prevenire molto importante sarà effettuare un'adeguata comunicazione che si fonda sull’informazione, istruzione, educazione e motivazione del paziente. La prevenzione si esplica su tre diversi fronti: prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

La prevenzione primaria previene l’insorgenza della malattia per mantenere lo stato di salute.  

Agisce sulle cause responsabili attraverso le istruzioni di igiene orale e igiene orale professionale, detartrasi, sigillature, fluoroprofilassi e controlli periodici. Lo scopo principale della fluoroprofilassi è quello di ridurre il rischio di carie in pazienti cariorecettivi, può essere effettuata a qualsiasi età ed ha come obbiettivo la remineralizzazione dello smalto l’inibizione della crescita batterica e della produzione di acidi. Consiste nell’utilizzazione di gel che vengono applicati con mascherine monouso, il tempo di applicazione del trattamento in gel deve essere di circa 4 muniti e la frequenza di trattamento ottimale deve essere semestrale.

La prevenzione secondaria è atta ad intercettare precocemente il danno tanto da renderlo reversibile, mediante terapia causale meccanica: ablazione tartaro, levigatura radicolare.

La gengivite è una patologia infiammatoria dei tessuti molli di sostegno dei denti (gengiva marginale); si manifesta con arrossamento del margine gengivale, edema, sanguinamento spontaneo e\o al sondaggio, ipertrofia gengivale; riconosce un’eziologia multifattoriale. Se trattata è completamente reversibile.

La prevenzione terziaria consiste in interventi terapeutici mirati a limitare il danno. Agisce sulle complicanze e previene la rapida progressione della malattia attraverso la stretta collaborazione tra Igienista Dentale e Odontoiatra che devono approntare un piano di trattamento ben preciso, programmato in considerazione della gravità della malattia parodontale, della compliance e delle esigenze di ogni singolo paziente.

Per scegliere il protocollo operativo più adeguato, è indispensabile redigere una dettagliata anamnesi e svolgere un accurato esame obiettivo che preveda il rilevamento e l’annotazione degli indici parodontali di placca (I.P.) e sanguinamento (I.S.), un sondaggio parodontale completo.

La compilazione della cartella clinica parodontale comprende: anamnesi generale, anamnesi parodontale, anamnesi preventodontica, esame obiettivo, rilevamento indice di placca e di sanguinamento, sondaggio parodontale, status radiografico, fotografie.

Lo scaling e/o le levigature radicolari possono essere pianificate, a seconda del protocollo che si prevede di eseguire, in un numero variabile di sedute: strumentazioni per emiarcate con 4 appuntamenti a cadenza massimo di due settimane di 1 ora oppure per arcate.

L’obiettivo principale è sempre quello di ridurre la profondità di sondaggio, guadagnare attacco clinico, eliminare l’edema, l’iperemia e il sanguinamento.

Qualora la soglia del dolore del singolo paziente fosse molto bassa o semplicemente per rendere la seduta di igiene meno dolorosa, utilizziamo l’anestesia parodontale, anestesia liquida che diventa gel alla temperatura corporea utile per procedure di scaling, rootplaning, veicolando il gel semplicemente intorno al dente, nella tasca parodontale senza ago.

Lo status radiografico consiste nello studio sistematico di tutta la dentatura con una serie completa di radiogrammi endorali. Il vantaggio consiste nel maggior dettaglio di ciascuna componente anatomica osservata. Trova la sua principale applicazione nel bilancio della malattia parodontale dell’adulto e nel controllo a distanza dei suoi trattamenti.

Il sondaggio si effettua per esaminare la profondità del solco gengivale ed è da eseguirsi con apposita sonda parodontale.

Tale strumento ha la funzione di rilevare la presenza di tasche parodontali e misurarne la profondità. Ogni rilevamento viene riportato nel grafico della cartella parodontale.

La parodontite è caratterizzata dalla distruzione dell’apparato di supporto dei denti; clinicamente si manifesta con perdita di attacco e di osso, formazione di tasche parodontali. La distruzione dei tessuti di sostegno dei denti causata da una parodontite è irreversibile. Questo processo patogeno è diverso per estensione e gravità da individuo ad individuo ed all’interno dello stesso individuo.

Sbiancamento

L’aspetto estetico dei denti è diventato sempre più di interesse primario  nella società odierna.

Le alterazioni di colore dei denti (discromie) possono essere dovute sia a difetti di mineralizzazione dei tessuti duri del dente (macchie intrinseche) causate per esempio da un amelogenesi imperfetta o dall’assunzione di farmaci (in particolare tetracicline) in fase pre-eruttiva, sia a pigmentazioni estrinseche che aderiscono in vario modo alle superfici dei denti già erotti, come macchie di fumo, caffè, clorexidina.

Le metodiche di sbiancamento effettuate sono fondamentalmente due: sbiancamento professionale domiciliare ed in studio.

Lo sbiancamento professionale domiciliare consiste nella consegna al paziente di un mascherino (adeguatamente costruito in laboratorio previa impronta in studio) e di un gel che verrà applicato all’interno dello stesso e dovrà essere utilizzato per 15 notti con controllo dell’igienista in studio ad una settimana dall’inizio del trattamento ed a 15 giorni cioè a fine trattamento.

Lo sbiancamento professionale in studio consiste in un’unica seduta di circa un’ora e mezza. La seduta inizia con l’applicazione della diga tramite una siringa per proteggere le mucose; successivamente si procede all’applicazione del gel sbiancante sulla superficie di tutti i denti interessati e all’eventuale utilizzazione di attrezzature (lampade) scelte dal professionista non sempre necessarie a seconda della tecnica utilizzata. L’operazione viene ripetuta più volte fino ad ottenere il risultato desiderato senza causare alcun danno allo smalto.

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